Nel mondo si calcolano annualmente più di 490'000 donne che ricevono una diagnosi di cancro alla cervice uterina (CaCu). Il fattore più drammatico è che quasi la metà (270’000) muore a causa di questa malattia.
Nei paesi in via di sviluppo è dove troviamo i tassi di mortalità più alti (85%). In Nicaragua in modo particolare manca l’infrastruttura e il personale qualificato necessario per l’applicazione della diagnosi, basata unicamente sulla citologia e del controllo della paziente attraverso visite multiple.
Nel caso di cancro al seno le cifre sono altrettanto allarmanti: attualmente la sua incidenza in Nicaragua è superata solo dal cancro alla cervice uterina.
La grande maggioranza delle donne nicaraguensi che presentano diagnosi di cancro al seno sono di aree rurali e con basso livello socioeconomico, senza accesso all’informazione e all’educazione necessaria in merito a questo tipo di patologia, con la conseguenza che la maggior parte dei casi vengono diagnosticati in una fase molto avanzata.
Il tasso di mortalità standard per età in Nicaragua (26,1 x 100'000 abitanti) è il secondo più alto dell’America Latina, superato unicamente da Haiti (53,3 x 100'000 abitanti), ma rimane al primo posto in America Centrale.
Obiettivo del progetto:
Migliorare le condizioni psico‐sociali ed emozionali del ricovero delle pazienti nel reparto di oncologia dell’Ospedale Bertha Calderón di Managua.
Piano d'azione:
Attraverso il sostegno psicologico e l’introduzione di attività di ergoterapia (terapia occupazionale), il progetto mira alla riabilitazione e all’organizzazione del tempo di ricovero delle pazienti, attraverso l’acquisizione di manualità e attività di socialità e auto‐aiuto. Le beneficiarie dirette del progetto si quantificano in ca. 1000 pazienti annuali.
Ospedale Bertha Calderon