Acqua e servizi igienici per tutti
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L’acqua per la vita

Concluso ieri in Brasile il forum mondiale dell’acqua voluto dall’ONU: proposta l’adozione di un piano di azione globale.

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  • 23.3.2018
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L'acqua come fonte di cooperazione anziché causa di conflitti, l'accesso all'acqua potabile e il coinvolgimento del settore privato nella gestione sostenibile delle risorse idriche: sono questi gli obiettivi del Forum mondiale dell'acqua 2018, che si è concluso ieri a Brasilia. Il congresso - quest'anno all'insegna del motto "Sharing Water" ("Condividere l'acqua") – ha riunito rappresentanti del mondo politico, della società civile, della ricerca e del settore privato provenienti da circa 120 Paesi. L’argomento-quasi inutile sottolinearlo- è di quelli davvero importanti nell’agenda globale. I danni ambientali, gli effetti sempre più ricorrenti dei cambiamenti climatici stanno infatti accentuando nel mondo le crisi idriche legate alla disponibilità ed accesso all'acqua potabile, ma anche i danni derivanti da inondazioni e siccità. Il ciclo naturale dell’acqua è sempre di più messo in crisi e conseguentemente si riduce la disponibilità di acqua dolce di cui abbiamo bisogno per sopravvivere e prosperare e si assiste ad un depauperamento dei suoli, dei fiumi, dei laghi e quindi dei nostri ecosistemi.

Al Forum di Brasilia era presente pure la Svizzera che si è impegnata a favore delle questioni centrali: l'acqua quale fonte di cooperazione, l'accesso alle infrastrutture igienico sanitarie e l'impegno concreto del settore privato .«Dobbiamo creare una dinamica positiva che consenta di trasformare la paura della carenza d'acqua nella speranza di costruire società più stabili», ha detto il rappresentante svizzero Pio Wennubst.

Ma è possibile condividere questo ottimismo in un mondo sempre più segnato dai conflitti per il controllo delle risorse idriche? Quali sono stati i risultati del Forum? Quali sono gli esempi virtuosi che sono stati ricordati? Quali le possibili conseguenze a livello sanitario, politico e umanitario nel caso di una mancata svolta? Ci sono delle azioni puntuali che ognuno di noi può adottare nella vita quotidiana? Ne discutiamo a modem con Pio Wennubst, vicedirettore DSC, capodelegazione svizzero in Brasile, Mariarosa Iannelli, ricercatrice ambientale e autrice assieme a Emanuele Bompan di “Water grabbing, le guerre nascoste per l’acqua nel 21esimo secolo”e Christian Zurbrügg, dell’istituto federale svizzero di ricerca sulle acque. Registrato Hamed Diane Semega, ex ministro del Mali e ora commissario dell’organizzazione per la valorizzazione del fiume Senegal che coordina le politiche ambientali dei quattro paesi confinanti.

Modem su Rete Uno alle 8.20, in replica su Rete Due alle 19.25. Ci trovate anche sul Podcast e sulle app: RSINews e RSIPlay

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